Nella notte sul 17, dopo intensa preparazione di fuoco, il nemico attaccò le nostre posizioni di Monte Coston a nord-ovest di Arsiero, ma fu respinto con perdite.
Nel mattino successivo nostre truppe attaccarono e dispersero forze nemiche a Monte Valpiana nella valle del torrente Maso (Brenta).
Altro nostro riparto distrusse ricoveri nemici a Campo Fossernica nella Valle del torrente Vanoi (Cismon).
Nella zona di Plezzo, compiuto l' assetto difensivo delle posizioni recentemente conquistate, la nostra offensiva diretta a completare lo sbarramento degli accessi alla conca venne ripresa con rinnovato vigore.
Lungo tutta la fronte d' attacco, dalle aspre balze del Rombon agli insidiosi pendii boscherecci del Javorcek e alle nude rocce del Lipnik, le nostre fanterie, con l' assiduo ed efficace appoggio delle artiglierie, riuscirono ad avvicinare le fortissime linee nemiche protette da profondi ordini di reticolati, e ad aprirvi larghe brecce.
Sul monte Javorcek alcuni trinceramenti furono espugnati, l' osservatorio e due «blockhouses» fatti saltare, presi 50 prigionieri tra i quali 2 ufficiali.
Nella zona del Carso, la notte sul 17, il nemico tentò due piccoli attacchi: fu respinto e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.

Firmato: CADORNA

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