Lungo la frontiera Tridentina attività sempre più intensa delle artiglierie e di velivoli da entrambe le parti.
Nell' Alto Cordevole la notte sull' 8 il nemico tentò con forze rilevanti di riconquistare la vetta del Col di Lana.
Respinto il violento urto, i nostri passarono alla controffesa ed incalzando l' avversario in fuga raggiunsero ed espugnarono la cima di Monte Sief che si erge a 2426 metri a nord del Col di Lana.
Anche in Carnia intensa azione delle opposte artiglierie.
La nostra disperse nuclei nemici in valle Koder (Gail) e sul rovescio del monte Lodin e bersagliò la stazione di Saifnitz alla testata del Fella.
Sull' altura ad occidente di Gorizia durante la notte sul 7 dopo intensa preparazione con fuoco di artiglieria e lancio di numerose bombe a mano, forti colonne di fanteria nemica attaccarono a fondo le nostre posizioni.
Furono respinte e lasciarono il terreno dell' azione ricoperto di cadaveri.
Sul Carso nella giornata di ieri non si ebbe alcun importante avvenimento.
Un nostro dirigibile nella notte sull' 8, navigando al di sopra d' un denso strato di nubi, si portò sulla zona tra Isonzo e Vippacco, indi, abbassatosi al di sotto delle nubi bombardò trincee e batterie nemiche nei pressi di Savogna.
L' aeronave, scoperta da riflettori nemici, sfuggì al fuoco delle artiglierie antiaeree nemiche e ritornò incolume nelle nostre linee.

Firmato: CADORNA

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