Dallo Stelvio all' Adige situazione immutata.
In Valle Lagarina l' artiglieria nemica bombardò tutto ieri le nostre posizioni di Coni Zugna.
A tarda sera lanciò all' attacco ingenti masse di fanteria che dopo accanito combattimento furono ributtate con enormi perdite.
Contro le nostre linee dal Pasubio a Valle Terragnolo intensa azione delle artiglierie nemiche, controbattute dalle nostre.
Tra Valle Terragnolo e Alto Astico moderata attività delle opposte artiglierie.
Continua il rafforzamento della linea di ripiegamento da noi occupata, mentre l' avversario rinsalda a sua volta le posizioni da Monte Maggio a Spitz Tonezza.
Nella zona tra Astico e Brenta continuò ieri il violento bombardamento contro le nostre linee.
Nel pomeriggio e in serata seguirono intensi attacchi delle fanterie nemiche contenuti con grande tenacia dalle nostre truppe che inflissero all' avversario perdite gravissime.
Alcuni fortini già espugnati dal nemico vennero riconquistati dai nostri dopo furiosi corpo a corpo, prendendo all' avversario un centinaio di prigionieri.
In Valle Sugana il nemico urtò nei nostri posti avanzati che ributtarono l' attacco; indi si raccolsero gradatamente sulla linea dei nostri rincalzi.
Lungo la rimanente fronte tiri sparpagliati delle artiglierie avversarie.
Le nostre sconvolsero le difese nemiche nell' Alto But e dispersero lavoratori sul Calvario e sul rovescio di Podgora.
Piccoli attacchi nemici sul Sabotino e nella zona di Monfalcone furono facilmente respinti.
Velivoli nemici lanciarono qualche bomba su Vicenza, Valdagno, Feltre e Fonzaso.
Due morti e quattro feriti: danni lievissimi.

Firmato: CADORNA

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