Sulla fronte Tridentina moderata attività delle artiglierie; nuclei di skiatori nemici che tentavano avvicinarsi alle nostre linee sul Pasubio furono dispersi e respinti con poche salve aggiustate.
Insistenti duelli d' artiglieria nelle alte valli del But e del Fella; colpimmo la stazione di Tarvia.
Nella zona del Vedil (Monte Nero) la sera del 10, dopo intenso lancio di bombe, un riparto nemico irrompeva contro le nostre linee.
Prontamente ributtato con violenti corpo a corpo, fu inseguito e distrutto dal nostro fuoco: i pochi superstiti furono presi prigionieri.
Sulla cintura collinosa ad oriente di Gorizia nella giornata dell' 11 e nella notte sul 12 violenti attacchi e contrattacchi si alternarono con intensi bombardamenti.
Ristabilimmo ovunque interamente le nostre linee e ricacciammo l' avversario, infliggendogli gravissime perdite e prendendogli più di 100 prigionieri, fra i quali 4 ufficiali.
Il tempo sereno favorì l' attività aerea.
Nostri velivoli bombardarono con visibili effetti la stazione ferroviaria di Opcina.
Una squadriglia nemica lanciò bombe sul Vallone (Carso) senza far vittime nè danni.
Altri due velivoli tentarono un' incursione su Udine, subito respinti dal fuoco delle nostre artiglierie controaeree e da nostri aviatori in caccia.
Dopo ardito e brillante combattimento nel cielo della città, uno dei velivoli nemici fu abbattuto, e due aviatori feriti e presi prigionieri.

Firmato: CADORNA

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