Pattuglie e bombarde furono più attive in Val Lagarina e verso il litorale; nostri nuclei esploranti eseguirono colpi di mano a Castione (sud di Mori) e a Capo Sile, catturando prigionieri.
Gli aerei effettuarono numerosi e intensi bombardamenti nelle retrovie.
Nostre aeronavi, col concorso di quelle della Regia Marina, colpirono la scorsa notte l' intenso traffico nemico sulla linea ferroviaria ad oriente del Piave, e ritornarono incolumi alle proprie basi.
Gli aviatori avversari diedero nuovo sfogo alla loro malvagità bombardando Venezia, bersagliando altri grandi centri abitati della pianura veneta, ove più numerose sono le popolazioni civili e minimi gli obbiettivi militari.
Padova, Treviso e Mestre furono più volte attaccate ieri prima dell' alba e al tramonto e la scorsa notte.
Proprietà private e cittadini ebbero come sempre a soffrire i danni maggiori e il maggior numero di vittime.
L' Ospedale civile di Treviso venne colpito.
Si registrano complessivamente otto uccisi e dieci feriti fra la popolazione.
A Venezia nessuna vittima e nessun danno.

Firmato: DIAZ

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