Mentre in Cadore continua a svilupparsi energicamente l' offensiva iniziata nelle alte valli di Cordevole, Boite e Ansiei, e mentre in Carnia le nostre artiglierie di grosso e medio calibro insistono con efficaci risultati nello scuotere la consistenza delle opere di fortificazione nemiche, nella zona dell' Isonzo la lotta diviene sempre più intensa.
A Plava l' avanzata fece qualche progresso molto contrastato.
Verso Gorizia fu guadagnato un tratto nella linea di alture che dalla riva destra coprono la città e i ponti sull' Isonzo.
Sull' altipiano Carsico il nemico fu scacciato da alcune trincee.
L' azione si protrasse aspra ed ostinata anche durante la notte.
Oltre a mitragliatrici, fucili e munizioni in quantità tuttora non determinata, caddero nelle nostre mani numerosi altri prigionieri.
Questi in totale, per le tre giornate del 18, 19, 20 ammontano a 3478, dei quali 76 ufficiali e cadetti.
Dichiarazioni concordi dei prigionieri attestano che le perdite subite dal nemico sono gravissime e ciò è provato anche dalla quantità di cadaveri trovati nelle trincee.
Le nostre truppe perseverano instancabili nella lotta.

Firmato: CADORNA

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