Nella zona a nord-ovest di Arsiero il nemico ha attaccato la nostra posizione di Osteria Fiorentini, ma è stato respinto.
Tentò anche d' incendiare il bosco Varagna, dal margine del quale le nostre linee di tiratori disturbano i lavori di riattamento del forte di Vezzena.
Anche questo tentativo andò a vuoto per la Vigilanza dei nostri e per il rapido intervento delle artiglierie.
Sul Carso il nemico era rimasto fortemente trincerato nell' interno d' un bosco detto «Ferro di Cavallo» nella zona del Monte San Michele.
Alternando azioni di sorpresa con attacchi di viva forza, le nostre fanterie riuscirono ad occupare mano a mano tutto il bosco, nonostante l' accanita resistenza dell' avversario, ed i suoi ripetuti contrattacchi.
È segnalata la slealtà di truppe nemiche, che simulando la resa, riuscirono a trarre in agguato un nostro piccolo reparto e ad infliggergli forti perdite.
I nostri dirigibili hanno eseguito un' incursione sul campo di aviazione nemico di Aisovizza, colpendolo con 40 bombe.
Furono anche bombardati il bivio e il viadotto della ferrovia di Nabresina.
Le aeronavi ritornarono incolumi nelle linee.
Velivoli nemici hanno invece lanciato ancora qualche bomba su città indifese, come Asiago e Bassano.
Si ebbero pochissimi feriti nella popolazione e lievi danni materiali.
Nessun militare è stato colpto.

Firmato: CADORNA

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Ferro di Cavallo
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