Lungo tutta la fronte da Valle Lagarina a Valle Sugana nei giorni 1 e 2, continuò con crescente vigore il fuoco delle artiglierie nemiche energicamente controbattute dalle nostre.
Dagli osservatori furono segnalati intensi movimenti di truppe e carreggi che le nostre artiglierie bersagliarono con efficacia.
Velivoli nemici tentarono frequenti ricognizioni sulle nostre linee tenuti a grandi altezze dal fuoco dei nostri pezzi controaerei e fugati da squadriglie di caccia.
In Valle di Cismon i nostri avamposti attaccarono e respinsero un riparto austriaco nei pressi di Malga sopra Ronz.
In Valle di San Pellegrino (Avisio), la notte sul 2 fu respinto un attacco nemico contro la nostra posizione di Costabella.
Nella zona del Cristallo (Alta Rienz) l' artiglieria nemica aprì un violento fuoco contro le nostre nuove posizioni sul Rauchkofl.
Fu battuta e ridotta al silenzio.
Le nostre fanterie ampliarono la recente conquista occupando la vetta di quota 1979 a dominio della Valle del Cristallo.
Durante tutta la giornata nell' Alto But e lungo la fronte dell' Isonzo intensa azione delle opposte artiglierie, più violenta sulle alture a nord-ovest di Gorizia.
La notte sul 2 un nostro dirigibile, vincendo forti correnti aeree riuscì a portarsi sul nodo ferroviario di Opcina a nord di Trieste, sul quale rovesciò 800 chilogrammi di alto esplosivo.
Fatta segno ai tiri di numerose batterie nemiche l' aeronave rientrò felicemente nelle nostre linee.
Nella mattinata sei «Caproni» eseguirono un' ardita incursione su Adelsberg, importante stazione ferroviaria e sede di alti comandi austriaci.
Furono lanciati sul bersaglio 40 granate-mine, provocando vasti incendi.
Affrontati da velivoli nemici i nostri aviatori ne respinsero brillantemente l' attacco e ritornarono incolumi.
Firmato: CADORNA