Fra l' Adige e l' alto Isonzo persistente attività delle artiglierie.
Sull' Altipiano di Asiago il nemico distrusse mediante brillamento di mine un nostro trinceramento sulle pendici di Monte Zebio; indi lanciò un attacco che fu nettamente arrestato dal fuoco delle nostre artiglierie.
Nella zona della Tofana le nostre truppe si impadronirono di una forte posizione a dominio della comunicazione fra il Vallone di Travenanzes ed il Rio Sarè (Valle Gader).
Continua il bombardamento nemico sugli abitati dell' Alto Dogna e nostro sugli edifizi militari di Tarvis e Raibl e della piazza di Tolmino.
Sul Basso Isonzo le nostre truppe attaccarono ieri in vari punti le forti posizioni dell' avversario, mentre nel settore di Monfalcone preseguivano nella vigorosa offensiva cominciata il giorno 4 verso le Quote 85 e 121.
Dopo preparazione di fuoco di artiglierie e di bombarde, mirabile per rapidità e precisione, le nostre fanterie avanzarono con superbo impeto all' assalto conquistando varie e successive linee di trinceramenti nemici.
Nella zona di Monfalcone in lotta cruenta, sostenuta con raro valore, i bersaglieri ciclisti dei battaglioni 3°, 4° ed 11° si impadronirono di quasi tutta l' altura di Quota 85 e la mantennero saldamente contro violenti ritorni offensivi del nemico.
Furono presi circa 3600 prigionieri, dei quali un centinaio di ufficiali e di essi un colonnello comandante di reggimento ed un maggiore di Stato Maggiore.
Ci siamo anche impadroniti di ricco bottino comprendente una batteria da tre pezzi, alcune decine di mitragliatrici, gran numero di fucili e di munizioni ed altro materiale da guerra.
Una squadriglia di nostri Caproni in condizioni atmosferiche avverse, bombardò ieri il nodo ferroviario di Opcina, ricacciando idrovolanti nemici che tentavano di opporsi ed abbattendone uno.
Un nostro velivolo non è rientrato: gli altri sono incolumi.
Firmato: CADORNA