Le operazioni nella zona di Gorizia procedono felicemente.
Riattivati i ponti proseguì ieri il passaggio delle nostre truppe sulla sinistra dell' Isonzo.
Cavalleria e ciclisti si lanciarono ad oriente della città accolti da vivo fuoco proveniente dalle alture circostanti e dalla linea della Vertojbizza.
I nostri arditi squadroni caricarono in più punti brillantemente il nemico infliggendogli gravi perdite e prendendogli qualche centinaio di prigionieri.
Sul Carso con violenta ed aspra lotta le nostre valorose truppe sfondarono poderose linee di trinceramenti nemici a nord-est di San Michele e presso San Martino, ed occuparono Boschini.
Nelle stazioni di concentramento dei prigionieri abbiamo accertato sinora 278 ufficiali e 12.072 militari di truppa.
Sono segnalate altre affluenze.
L' avversario, nel vano intento di distrarre la nostra attenzione o rallentare la nostra attività sul Basso Isonzo, tentò nella giornata di ieri improvvisi violenti attacchi ed esegui intensi bombardamenti su vari punti della rimanente fronte.
Azioni siffatte si ebbero sul Tonale, nelle Valli Giudicarie e Lagarina, sul Pasubio, sul Monte Cimone, in Valle Travignolo, sul Mrzli (Monte Nero).
Mantenemmo ovunque saldamente le nostre posizioni.
Una squadriglia di 18 Caproni, scortata da aeroplani da caccia Nieuport, compiva ieri una brillante incursione sulle stazioni di rifornimento di Prevacina e Dornberg.
Sugli impianti ferroviari e magazzini militari furono gettate oltre tre tonnellate di alto esplosivo con risultati visibilmente efficaci.
Nonostante i tiri intensi da batterie antiaeree e ripetuti attacchi di velivoli nemici, dei quali uno fu abbattuto, la forte e valorosa squadriglia ritornò incolume ai suoi campi.
Velivoli nemici lanciarono ieri numerose bombe su Venezia: due morti nella popolazione e qualche danno.
Firmato: CADORNA