Lungo la fronte tridentina, nonostante persistenti intemperie, le nostre truppe riportarono qualche nuovo brillante successo.
In uno scontro di riparti sulle pendici nord-est di Monte Majo (Valle Posina) i nostri ricacciarono l' avversario e gli inflissero perdite, prendendogli una ventina di prigionieri, fra i quali un ufficiale.
Sul Monte Cimone tiri efficaci delle nostre bombarde costrinsero il nemico a ripiegare un tratto della propria fronte a settentrione della Vetta.
Nella zona di Fassa (Avisio), dopo lotta accanita, gli alpini occuparono l' aspra cima del Cauriol, ergentesi sulle ripide rocce a 2495 metri.
La posizione fu subito rafforzata ed è in nostro saldo possesso.
Furono presi al nemico una trentina di prigionieri, fra i quali un ufficiale.
Attività delle artiglierie avversarie contro le nostre posizioni sul Sief (Alto Cordevole), del Castelletto (Tofana), nelle Alte Valli del But e del Fella.
Sul Basso Isonzo i sobborghi di Gorizia e di Gradisca furono battuti ad intervalli.
Un velivolo il nemico lanciò bombe e frecce nella Conca di Cortina d' Ampezzo senza far vittime nè danni.
Lungo tutta la fronte, ieri, le nostre truppe delle trincee di prima linea acclamarono fraternamente ai soldati di Romania.
Il nemico rispose con rabbiosi tiri di artiglieria, di bombarde e di mitragliatrici, fatti cessare dal pronto intervento delle nostre batterie.
Firmato: CADORNA