In valle di Travignolo (Avisio) i nostri reparti conquistarono una munita posizione detta l' Osservatorio sulle pendici meridionali di Cima di Bocche ad un centinaio di metri dalla vetta.
Il successivo violento fuoco delle artiglierie nemiche non impedì ai nostri di rafforzare saldamente l' occupazione.
Sulla fronte carnica maggiore attività delle artiglierie.
Nella zona ad est di Gorizia l' avversario, che à portate in linea nuove batterie di ogni calibro, tenne ieri le nostre posizioni sotto intenso fuoco di interdizione, cui le nostre artiglierie risposero con grande energia ed efficacia.
Sul Carso continuò la brillante offensiva delle truppe dell 'XI Corpo d' Armata.
Verso la fronte del Frigido (Vippacco) le fanterie della 49.a Divisione espugnarono le forti alture del Volkovniak e, procedendo verso nord, quelle di Quota 123, poco ad est di San Grado e di Quota 126.
Verso oriente, con vigoroso sbalzo di più che un chilometro di profondità, raggiungemmo la Quota 291, spingendo l' occupazione sulla strada di Oppacchiasella a 200 metri dalle prime case di Castagnevizza.
Lungo la rimanente fronte fino al mare, dopo bombardamento di estrema violenza con artiglierie di ogni calibro, folte masse nemiche attaccarono in direzione dell' altura di Quota 208.
Fulminate e disperse da nostri fuochi concentrati e celeri, volsero in disordinata fuga lasciando numerosi cadaveri sul terreno.
Prendemmo 553 prigionieri, dei quali 11 ufficiali, una batteria di 4 obici da 105, con munizionamento di circa 1000 colpi per pezzo, mitragliatrici, armi e munizioni, una colonna di carreggi con cavalli ed altro abbondante materiale di ogni specie.
Firmato: CADORNA