Lungo la fronte del Trentino azioni normali d' artiglieria e scontri di riparti in ricognizione.
Nella notte sul 6 il nemico attaccò in forza le nostre linee nella valletta del torrente Bacher (Sexten).
Fu respinto con perdite.
Sulla fronte Giulia l' artiglieria avversaria, energicamente controbattuta dalla nostra, si accanì, come di consueto, contro Gorizia e qualche altro centro abitato della pianura.
Sul Carso, anche nella giornata di ieri, l' attività combattiva del nemico, alimentata da nuove ingenti forze prelevate da altri teatri di guerra, s' è mantenuta assai viva.
Un attacco violentissimo venne sferrato contro le nostre posizioni dalla Quota 247, a sud di Versic, alle case di Quota 31, ad oriente di Jamiano, difese strenuamente dalle fanterie della 61a divisione.
La lotta durò accanita e con alterna vicenda quasi l' intera giornata, ma alla sera il nemico venne completamente ributtato e le posizioni rimasero salde in nostro possesso.
Altro attacco tentato da Flondar, in direzione di Sablici, venne prontamente arrestato dal nostro fuoco prima che avesse potuto svilupparsi.
Nelle varie azioni della giornata prendemmo 102 prigionieri, di cui 4 ufficiali.
Ardite incursioni compirono ieri due nostre squadriglie aeree da bombardamento; ma, risalita la Valle dell' Adige fino alla sua confluenza con quella del torrente Noce, bombardò efficacemente impianti militari presso Mezolombardo, a nord di Trento, l' altra rinnovò la distruzione del nodo ferroviario di San Pietro sulla linea di Lubiana.
Tutti i nostri velivoli ritornarono incolumi.
Firmato: CADORNA