Il nemico ha intensificato la sua azione sulla fronte montana, dalla zona di Asiago alla Valle del Piave.
Nella notte sul 14 attaccò il tratto Monte Sisemol - Meletta Davanti, che resistè validamente.
L' azione fu continuata da noi con successo nella giornata di ieri, per scacciare con contrattacchi parziali nuclei avversari che, raggiunto qualche elemento avanzato delle nostre posizioni, tentavano di sostenervisi.
Nella mattinata di ieri il nemico portò l' attacco più a nord sul tratto Meletta Davanti ‒ Monte Fior ‒ Monte Castelgomberto: respinto ripetè il tentativo nella serata con maggiori forze e violenza, ma venne nuovamente ributtato.
Colonne che dall' Isser avanzavano a ventaglio verso la fronte Frisoni - Confluenza del Brenta ‒ Cismon vennero prese sotto il fuoco della nostra artiglieria ed arrestate.
Numerose forze hanno impegnato la nostra occupazione avanzata fra Cismon e Piave: a Monte Roncone l' avversario venne respinto: a Monte Tomatico i nostri avamposti ripiegarono, dopo buona resistenza, sulle posizioni prestabilite: nella direzione della stretta di Quero l' attacco nemico venne paralizzato.
Nella pianura la lotta è continuata; ma i tentativi nemici di passare il Piave sono stati sventati: i reparti che passarono il fiume nei giorni precedenti sono rinserrati sempre più dappresso nell' ansa di Zenson e contenuti nel tratto allagato fra Piave e Vecchio Piave, dove sono stati contrattaccati e vengono battuti dalle nostre batterie in concorso con le artiglierie della Regia Marina.
Nella giornata di ieri i nostri apparecchi bombardarono efficacemente i ponti sulla Livenza e sul Monticano e, abbassatisi a poche centinaia di metri, mitragliarono truppe e traini in marcia lungo le rotabili della pianura.
Firmato: DIAZ