Nella regione di Monte Asolone il combattimento si riaccese sul pomeriggio di ieri.
Le nostre truppe, efficacemente sostenute dalle artiglierie, avanzarono con grande bravura per rettificare la propria linea da nord di Osteria «Il Lepre» alla testata della Val Cesilla.
Ad onta dell' accanita resistenza e della vivacissima reazione nemica, notevoli vantaggi poterono essere conseguiti e gravissime perdite furono inflitte all' avversario.
Catturammo 8 ufficiali, fra cui un tenente colonnello e 283 uomini di truppa.
Al saliente del Monte Solarolo riparti «Arditi» svolgendo una efficace azione dimostrativa, penetrarono fin dentro le trincee avversarie.
Ad est di Capo Sile, con azioni di sorpresa, eseguita con mirevole slancio, ampliammo la testa di ponte, strappando alcune trincee al nemico e respingendo poi ripetutamente i suoi sanguinosi contrattacchi.
Vennero catturati due ufficiali, 43 uomini di truppa, due mortai da trincea ed alcune mitragliatrici.
Sulla rimanente fronte più intensa azione d' artiglieria a cavallo della Val Brenta e scontri di pattuglie con esito a noi favorevole a Valle del Ponte della Priula.
Quattro velivoli nemici vennero fatti precipitare da nostri aviatori a nord di Monte Melago, a Foza, in Val Stagna, e sul Monte Grappa, ed un quinto dalla nostra artiglieria presso Ormelle; due altri apparecchi vennero abbattuti presso Codognè (est di Conegliano) da aviatori britannici.
Idrovolanti nel pomeriggio colpirono efficacemente movimenti nemici lungo il basso Piave.
Firmato: DIAZ