131 - 16 ottobre
La scorsa notte il nostro sommergibile Toti in missione nel Mediterraneo centrale, avvistato un sommergibile inglese della classe Perseus, lo attaccava decisamente col cannone.
Ne seguiva un violento combattimento fino a brevissima distanza, durante il quale il nostro sommergibile colpiva il nemico con il cannone e con le mitragliere e quindi, portandosi con rapida manovra in posizione favorevole, lo silurava.
L' unità nemica, colpita in pieno, affondava inabissandosi verticalmente con la prora in alto.
Il nostro sommergibile non ha avuto nessuna perdita fra il personale ed ha riportato solo danni del tutto irrilevanti alle sovrastrutture leggere.
I sommergibili nemici della classe Perseus, di tipo oceanico, dislocano 1500 tonnellate in superficie e 2000 in immersione, sono armati con otto lanciasiluri, un cannone da 102 millimetri e due mitragliere.
Nell' Africa settentrionale la nostra aviazione, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, ha bombardato i campi di aviazione nemici di Bir Kenays, el Dabà, Assab, Maaten Bagush, Fuka e Bir Abu Smeit, e baraccamenti nemici a Marsa Matruh, centrando tutti gli obiettivi malgrado l' intensa reazione contraerea.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Il nemico ha rinnovato le incursioni aeree su Bardia, Sollum, Derna e Bir Sofafi (sud - ovest di Sidi el Barrani) causando complessivamente un morto e cinque feriti; un' altra incursione aerea notturna su Bengasi, eseguita in più ondate, non ha causato vittime; danni notevoli alle abitazioni, un motoscafo affondato nel porto.
In zona Giarabub un nostro caccia ha abbattuto un apparecchio nemico tipo Lysander.
Nell' Africa orientale incursioni aeree nemiche su Ras Gasar (Massaua), Dire Daua ed Hargheisa non hanno causato vittime né danni.