175 - 29 novembre
Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le divisioni Ferrara, Siena e Centauro della 11.a Armata hanno contrattaccato e stroncato ogni tentativo nemico di infiltrazione.
Sul fronte della 9.a Armata nessun avvenimento particolare.
Circa 300 velivoli delle nostre formazioni aeree hanno bombardato i centri e le vie di comunicazione colpendo ripetutamente gli obiettivi, specialmente nelle zone di Erseke e di Sopiki, provocando esplosioni ed incendi.
Ad Erseke un deposito di carburanti è stato mitragliato ed incendiato.
Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti quattro velivoli da caccia nemici; due nostri velivoli non sono rientrati.
Sul fronte della 9.a Armata la nostra artiglieria contraerea ha abbattuto due velivoli in fiamme: un altro da bombardamento ha atterrato nel letto del fiume Devoli; l' equipaggio composto di un ufficiale e di due sottufficiali è stato catturato.
Altre formazioni aeree hanno bombardato gli obiettivi di Corfù.
Su quest' ultima base il mattino del giorno 28 nostre unità navali hanno eseguito una prolungata azione di bombardamento a breve distanza contro le opere militari.
Sono stati colpiti con evidenti risultati distruttivi: le batterie di S. Salvatore, di S. Stefano, di Cultura e di Roda; gli apprestamenti difensivi e la caserma di Sidari; la stazione radio di Tignola e una stazione di vedetta.
La reazione nemica è stata disordinata e senza effetto.
Le nostre unità non hanno riportato alcun danno.
Nei pressi di Malta, avvistata una formazione navale nemica, questa veniva raggiunta ed attaccata da nostre formazioni aeree.
Una grossa nave da guerra è stata colpita in pieno da una bomba di grosso calibro.
Violenti combattimenti si sono impegnati tra i nostri velivoli da bombardamento, scortati dalla caccia e la caccia avversaria.
Cinque velivoli nemici sono stati abbattuti e quattro seriamente danneggiati.
Un nostro velivolo non è rientrato.
Durante la notte nostri aerei hanno bombardato il porto della Valletta (Malta).
Nell' Africa orientale incursioni aeree nemiche su Tessenei, senza conseguenze, su el Uasch, causando due feriti e su Comar (Metemma), ferendo alcuni sudditi ed uccidendo un bambino.
Un nostro sommergibile - il Marconi - ha affondato in Atlantico una nave da trasporto inglese carica di 10.000 tonnellate.
Aerei nemici hanno tentato di raggiungere le città di Brindisi e Taranto.
Accolti dal violento fuoco di sbarramento della difesa contraerea hanno lanciato, solo nei pressi di Brindisi, bombe dirompenti ed incendiarie, che sono cadute in aperta campagna e nel mare.