323 - 24 aprile
Sino alle ore 18 di ieri, ora in cui sono cessate le ostilità sul fronte delle Armate 9a e 11a, l' avanzata in territorio greco ha proseguito senza soste.
Nei combattimenti degli ultimi giorni abbiamo avuto circa 6000 uomini fuori combattimento dei quali, fra morti e feriti, circa 400 ufficiali.
Nostre unità da bombardamento hanno attaccato piroscafi alla fonda nel porto di Patrasso e nella baia di Milo.
Nel Mediterraneo orientale, bombardieri tedeschi hanno colpito in pieno un piroscafo da 8000 tonnellate.
Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno ripetutamente attaccato, durante la notte sul 23, la base navale di La Valletta (Malta) provocando danni e incendi; un cacciatorpediniere è stato affondato.
Nell' Africa settentrionale, il nemico appoggiato dall' aviazione ha rinnovato a Tobruk il tentativo di forzare l' accerchiamento sempre più stretto, ma ha dovuto ripiegare lasciando nelle nostre mani numerosi prigionieri e armi automatiche.
Velivoli italiani e germanici hanno attaccato in picchiata, a varie riprese, gli impianti e le navi alla fonda nel porto di Tobruk: un piroscafo è stato affondato, numerosi altri gravemente danneggiati.
In scontri aerei, sei velivoli nemici sono stati abbattuti.
Nell' Africa orientale, a Dessiè il nemico continua ad attaccare, contenuto dalle nostre truppe.
A Mota (Amara), azioni nemiche di fuoco sono state controbattute dalle nostre artiglierie.

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