730 - 31 maggio
In Marmarica proseguono i combattimenti nel corso dei quali nuove gravi perdite sono state inflitte al nemico; fra i prigionieri - che superano i duemila - sono l' ammiraglio di squadra sir Cowan e un comandante di brigata.
Sono stati inoltre distrutti o catturati 345 carri armati, 21 autoblindo, 53 cannoni, oltre 200 automezzi.
L' aviazione ha rinnovato gli attacchi contro colonne avversarie colpendo e incendiando gran numero di veicoli; la piazza di Tobruk e stata intensamente bombardata da poderose formazioni.
In combattimenti contro la caccia italiana e germanica l' aviazione inglese ha perduto 16 apparecchi; due altri erano costretti ad atterrare rispettivamente nei pressi di Bengasi e Apollonia: gli equipaggi sono stati catturati.
Tre nostri velivoli non hanno fatto ritorno.
Bombardieri in quota e in picchiata hanno battuto gli aeroporti di Malta e cacciatori di scorta hanno distrutto uno Spitfire.
Un nostro aereo non è rientrato alla base.
Altri sono tornati con morti e feriti a bordo.
Nel Mediterraneo orientale un piroscafo di 3.000 tonnellate veniva avvistato e silurato da nostri velivoli.
Un nostro sommergibile non è tornato alla base.
Le famiglie dell' equipaggio sono state informate.
Un limitato numero di bombe dirompenti e di spezzoni incendiari, lanciato nella notte passata su Messina e nella zona tra Comiso e Vittoria, non ha causato vittime.
L' equipaggio di 5 uomini di un bombardiere nemico, abbattuto dalla difesa contraerea di Messina in una precedente incursione, è stato fatto prigioniero nell' isola di Filicudi (Eolie).

Entità nominali

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Apollonia
Bengasi
Comiso
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Malta
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Mediterraneo
Messina
Tobruk
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sir CowanPersone
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