758 - 25 giugno
Travolte le resistenze opposte dalle unità superstiti dell' 8a armata britannica al confine libico - egiziano e conquistate Ridotta Capuzzo, Sollum e Halfaya, le forze dell' Asse hanno proseguito l' inseguimento del nemico che si ritira verso oriente.
Sidi el Barrani è stata occupata e la zona a sud di tale località superata.
Gli apprestamenti e le attrezzature militari di Marsa Matruh sono state centrate da squadriglie di bombardieri.
Tre aerei avversari risultano abbattuti dalla caccia germanica.
Una incursione su Bengasi ha causato qualche danno e alcuni feriti; un apparecchio inglese, colpito dal tiro della difesa contraerea, è precipitato in fiamme.
Sui campi d' aviazione di Luka e di Micabba sono stati rinnovati bombardamenti suscitando notevoli incendi.
Tre dei nostri velivoli non sono rientrati alle basi.
Nel Mediterraneo orientale nostri aerei hanno attaccato un convoglio danneggiando con bombe, malgrado la vivace reazione delle navi di scorta, un piroscafo.
In Atlantico un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Luigi Longanesi Cattani ha affondato un piroscafo armato di 8.000 tonnellate e una motonave di 5.500 tonnellate; altro sommergibile, comandato dal tenente di vascello Gianfranco Gazzana, ha colato a picco un piroscafo di 6.000 tonnellate.
Luogo | Reset |
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Atlantico | |
Bengasi | |
Capuzzo | |
Halfaya | |
Luka | |
Marsa Matruh | |
Mediterraneo | |
Micabba | |
Sidi El Barrani | |
Sollum |