841 - 15 settembre
I1 tentativo di sbarco nemico presso la base di Tobruk, iniziatosi nella notte sul 14 corrente con un poderoso attacco aeronavale, alle ore 9 del mattino era totalmente liquidato.
Le truppe sbarcate da mezzi marittimi ed aerei sono state completamente distrutte o catturate nel giro di 5 ore.
L' immediato intervento del battaglione San Marco al comando del tenente di vascello Giacomo Colotto e di altri nostri reparti, valorosamente poi coadiuvati da elementi germanici della base di Tobruk, ha avuto ragione, dopo aspra rapida lotta, delle truppe avversarie che erano riuscite a prendere terra, ivi compresi alcuni paracadutisti.
Contro le unità navali, che appoggiavano l' operazione, le batterie costiere e contraeree della difesa italiana e germanica intervenivano con preciso fuoco affondando 3 cacciatorpediniere, alcuni avvisi e numerosi mezzi da sbarco.
Sulle forze navali ripieganti verso est hanno successivamente agito formazioni aeree d' assalto e da bombardamento italiane e germaniche affondando un incrociatore, un cacciatorpediniere e varie motosiluranti, danneggiando gravemente un incrociatore leggero e altre unità minori.
Si è particolarmente distinto in queste azioni il 13° gruppo d' assalto comandato dal maggiore pilota Lorenzo Viale.
Sono rimasti nelle nostre mani 576 prigionieri fra i quali 34 ufficiali; a parecchie centinaia ammontano i morti e i feriti; abbondante materiale bellico è stato preso.
La maggior parte dei naufraghi delle navi affondate è stata ricuperata dai nostri mezzi navali prodigatisi nella difficile opera di salvataggio.
Le perdite complessivamente da noi subite sono relativamente modeste.
Contemporanee incursioni di mezzi blindati leggeri britannici, contro campi di aviazione della zona, fallivano pure per il pronto intervento dei presidi locali che distruggevano numerosi automezzi e prendevano qualche prigioniero.
Luogo | Reset |
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Tobruk |