Lungo la frontiera Tirolo-Trentino sono continuati i piccoli scontri tra le nostre truppe più avanzate e quelle nemiche che ripiegano gradualmente e che in alcuni punti si sono ritirate.
Intanto la nostra artiglieria prosegue nella demolizione delle opere fortificate dell' avversario.
In Cadore nulla di notevole da segnalare.
In Carnia gli alpini conquistarono il passo di Volaia, facendo venticinque prigionieri.
Sul medio Isonzo riparti delle nostre truppe sono riusciti, nella notte dal 9 al 10, ad irrompere di viva forza, sulla sinistra del fiume, presso Plava, vivamente contrastati dall' avversario, che dovette, però, ripiegare di fronte ai nostri reiterati, impetuosi assalti, abbandonando sul campo numerosi morti.
Facemmo 200 prigionieri.
Successivi contrattacchi dell' avversario diretti a sloggiare le nostre truppe dalle posizioni conquistate sulla riva destra del fiume vennero costantemente respinti.
Sul Basso Isonzo una nostra batteria pesante, arditamente portava avanti sin quasi sulla linea delle fanterie, con bene aggiustati tiri, distruggeva presso Sagrado la diga all' incile del canale di Monfalcone per mezzo della quale il nemico aveva ottenuto l' inondazione d' una larga zona di terreno al piede delle alture di Ronchi, inceppando la nostra avanzata.
Sul fronte da Tolmino al mare i nostri ottimi aviatori continuano ad esplicare con abilità ed ardimento la loro opera di scoperta e d' offesa.

Firmato: CADORNA

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