Nelle Valli Cadorine continua efficace il tiro di demolizione delle nostre artiglierie contro le opere di sbarramento nemiche.
In Carnia, l' avversario tentò il 1 agosto un nuovo ritorno offensivo contro la Cima di Medetta da noi conquistata il 30 luglio: fu respinto con gravi perdite.
Il 2, col favore della nebbia, attaccò di sorpresa le nostre posizioni di Scarnitz e Monte Cuestalta: fu parimenti respinto.
Si hanno nuovi particolari intorno al successo riportato dalle nostre truppe il 30 luglio a Forcella Cianalot.
L' avversario lasciò più di 100 cadaveri sul luogo dell' azione, ove furono raccolti 200 fucili e molte munizioni e fatte un' altra ventina di prigionieri.
Nei due giorni seguenti l' artiglieria nemica, in posizione nei pressi di Malborghetto, batté a lungo la Forcella facendo anche uso di proiettili a gas asfissianti.
Le nostre artiglierie, però, la ridussero al silenzio.
Sul Carso, nella notte sul 2, il nemico rinnovò violenti attacchi contro la nostra ala destra nella zona di Monte Sei Busi, facendoli precedere da azioni dimostrative verso l' ala opposta.
Tutti i suoi sforzi s' infransero però, contro la tenace resistenza dei nostri.
Nella giornata di ieri continuò la nostra offensiva con sensibili progressi verso il centro.
All' ala destra la lotta per l' ampliamento dell' occupazione della zona di Monte Sei Busi ferve tuttora aspra ed ostinata.
Ieri vennero presi 345 prigionieri, fra i quali 3 ufficiali.

Firmato: CADORNA

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