In Cadore, la vicinanza delle nostre linee a quelle dell' avversario, per effetto dei progressi della nostra recente offensiva, dà luogo a frequenti piccoli attacchi e contrattacchi da ambo le parti.
Così nella notte sul 12 il nemico, dopo un' intensa preparazione di fuoco d' artiglieria, avanzò contro le nostre nuove posizioni sul costone di Col di Lana nell' Alto Cordevole, ma fu respinto.
Per contro le nostre truppe riuscirono a snidare riparti nemici che si erano trincerati sulle Pendici occidentali del Monte Piana, alla testata di Valle Rienz.
Sull' Isonzo il nemico svolse azioni dimostrative facilmente respinte contro le nostre posizioni sul contrafforte di Sleme e Mrzli, nel massiccio del Monte Nero e contro le alture da noi recentemente conquistate ad est di Plava.
Sul Carso, nella notte sul 12, mentre imperversava un violento temporale, il nemico tentò azioni di sorpresa contro taluni nostri lavori di approccio più minacciosi per esso, senza però conseguire alcun risultato.

Firmato: CADORNA

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