Contro le nostre posizioni in valle Torra (Astico) il nemico pronunziò nella sera del 25 un attacco preceduto da intenso fuoco di artiglieria e fucileria.
Fu respinto con gravi perdite.
Nella zona del Monte Nero la rigida temperatura non scema l' attività e lo spirito offensivo delle nostre truppe.
Il 27 furono compiuti nuovi progressi sul contrafforte del Vodil, espugnando forti trincee e prendendo 79 prigionieri e una mitragliatrice.
Nel settore di Plava le nostre posizioni dinanzi a Globna furono nello stesso giorno del 27 attaccate da grossi nuclei di fanteria che vennero respinti e lasciarono 29 prigionieri, dei quali due ufficiali.
Sul Carso nella notte sul 27 nostre truppe con lancio di bombe e brillamento di tubi di gelatina esplosiva espugnarono alcuni trinceramenti.
Il nemico in fuga abbandonò armi e munizioni e un lanciabombe.
Da accertamenti compiuti risulta che nelle giornate dal 21 al 27 lungo la fronte dell' Isonzo caddero in nostre mani 5064 prigionieri, dei quali 113 ufficiali, un mortaio, 4 lanciabombe, 21 mitragliatrici, più di 1000 fucili, molte casse di bombe e altro materiale.
Mitragliatrici e lanciabombe furono subito posti in azione contro il nemico.

Firmato: CADORNA

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