In val d' Astico il mattino del 29 riparti nemici, simulando la resa, tentarono di avvicinarsi alle nostre posizioni, sul torrente di Torra, già invano attaccate la sera del 25.
Scoperto l' inganno, le nostre truppe aprirono il fuoco.
Seguì una violenta mischia finita con la rotta completa dell' avversario che lasciò 200 cadaveri sul terreno e 49 prigionieri, tra i quali 2 ufficiali, nelle nostre mani.
Furono anche presi più di 100 fucili e molte munizioni.
Alla testata di valle Rienz nella notte sul 30 il nemico attaccò con forze rilevanti la nostra posizione avanzata di Sexten Stein.
Dopo accanita resistenza i nostri dovettero ritirarsi, ma al mattino, ricevuti rinforzi, con violento contrattacco ricacciarono l' avversario e si affermarono saldamente sulla riconquistata posizione.
Lungo la fronte dell' Isonzo nella giornata di ieri azione intensa delle artiglierie e qualche attacco di fanteria da ambo le parti.
Sulla collina di Santa Lucia i nostri espugnarono una trincea nemica, prendendo 15 prigionieri.
Sul Podgora l' avversario tentò con grandi forze due attacchi diretti ad arrestare i nostri progressi verso la cresta dell' altura.
Aggredito dal fuoco sterminatore delle nostre artiglierie e mitragliatrici, dovette entrambe le volte ripiegare, lasciando il terreno dell' azione coperto di cadaveri.
Il giorno 29 nostri aeroplani rinnovarono ardite incursioni sugli altopiani di Bainsizza e del Carso.
Furono bombardate con efficacia le stazioni di Santa Lucia, Tolmino e S. Pietro e numerosi accampamenti e baraccamenti nemici.
Nonostante le avverse condizioni atmosferiche e i tiri di numerose artiglierie antiaeree, i velivoli rientrarono incolumi.

Firmato: CADORNA

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