Ulteriori notizie mettono in luce l' importanza della felice operazione offensiva svolta dalle nostre truppe nel vallone detto dell' Acqua sulle alture a nord-ovest di Gorizia.
Accertata la presenza colà di numerosi trinceramenti e reticolati, ne fu iniziato l' attacco metodico impegnando con alcuni reparti l' avversario sulla fronte, mentre altri risalivano i fianchi del vallone con l' intento di aggirarlo.
L' avanzata delle fanterie, appoggiate in modo perfetto dalle artiglierie, durò dalle 13 alle 17, assai contrastata, però, dal maltempo.
Alle 17 i reparti avvolgenti si congiungevano infine alla testata del vallone.
Pochi tra i nemici, sfuggendo attraverso camminamenti coperti, riuscirono a salvarsi dal' accerchiamento.
La maggior parte rimase sul terreno dell' azione, trovato poi ricoperto di cadaveri.
In un solo fortissimo trinceramento ne furono contati 203, dei quali una ventina d' ufficiali.
Furono finora raccolti circa 300 fucili, scudi, casse di munizioni e altro materiale da guerra.
Ieri per tutto il giorno intensa azione delle opposte artiglierie.
Quella nemica si mostrò particolarmente attiva nella zona di Gorizia.
Fu constatato che dalle vicinanze della città e persino dall' interno di essa partivano numerosi colpi d' ogni calibro contro le nostre posizioni.
Furono anche viste colonne di truppe provenienti dalla città valicare i ponti sull' Isonzo e ascendere alle alture del Sabotino e del Podgora per rinforzare le difese e sostituirvi le truppe impegnate.
Nostri aviatori e posti d' osservazione hanno accertata l' esistenza di batterie appostate sulla cerchia delle alture che dominano Gorizia da oriente.

Firmato: CADORNA

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