Lungo la frontiera del Tirolo-Trentino, all' infuori d' un vano tentativo d' attacco nemico contro le nostre posizioni del Sexten Stein, alla testata della Schwarse Rientz, non si ebbe che intensa azione delle opposte artiglierie.
La nostra diresse i suoi tiri aggiustati sulla caserma e sulla stazione di Levico in Val Sugana.
In Carnia fu disperso con tiro d' artiglieria una colonna nemica che si dirigeva al passo di Giramondo (alto Degano) e furono messi in fuga nuclei nemici sul monte Lodin (alto Chiarzo).
Nella zona del Monte Nero le nostre truppe respinsero violenti attacchi, diretti specialmente contro le nostre nuove posizioni sui fianchi del Mrzli e del Vodil.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia l' assidua aspra lotta ci procurò anche ieri qualche vantaggio nella zona tra il torrente Peumica e la strada di San Floriano a Gorizia.
Sul Carso, espugnate alcune trincee, la nostra linea giunse a poche diecine di metri dal caseggiato di S. Martino.
Nella giornata furono presi al nemico 264 prigionieri, due mitragliatrici, tre lanciabombe, fucili ed altro materiale da guerra.

Firmato: CADORNA

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