Nella zona di Rovereto consueta attività delle artiglierie.
In Valle Sugana furono respinti piccoli attacchi nemici ad ovest di Tesobbo.
Sulle pendici del Col di Lana scontro di pattuglie di skiatori con esito per noi favorevole.
In Valle del Fella, nella zona del Monte Nero e sul Medio Isonzo intensa azione delle artiglierie.
Le nostre cannoneggiarono una colonna in marcia sulla strada del Bogatin, danneggiarono le difese nemiche sullo Sleme e dispersero truppe che avanzavano da Polubino.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia il duello delle artiglierie durò ieri intenso tutto il giorno.
A notte il nemico che aveva raccolto ingenti riserve, pronunciò un nuovo violento attacco.
Questo, iniziato all' estremità settentrionale delle alture di Podgora, si estendeva in breve a tutta la fronte sino al Sabotino.
Particolarmente accanita fu la lotta nel settore a cavallo del torrente Peumica.
Più volte respinto, l' avversario rinnovava ogni volta con truppe fresche i suoi vani e sanguinosi sforzi.
Fu infine contrattaccato, sbaragliato, volto in fuga e lasciò nelle nostre mani 156 prigionieri, dei quali 5 ufficiali.
Sul Carso azioni varie delle artiglierie.
Ad est di Selz i nostri, che già da più giorni stringevano da presso un forte trinceramento nemico, nel pomeriggio di ieri lo attaccarono di viva forza espugnandolo alla baionetta.
Numerosi contrassalti eseguiti dall' avversario sino a notte avanzata furono tutti respinti.
Nella brillante azione prendemmo al nemico 202 prigionieri dei quali 7 ufficiali, due mitragliatrici, 1 cannone lanciabombe, più di 100 fucili e numerose casse di munizioni e di bombe.

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