In Valle Camonica crescente attività dell' artiglieria nemica contro le nostre posizioni del Tonale e sull' Adamello.
Nella zona di Valle Adige la nostra artiglieria colpì batterie nemiche sulle pendici del Biaena e colonne di truppe e carreggi in marcia.
Sulla fronte del Posina fu respinto un contrattacco nemico su Monte Majo.
Sull' Altopiano dei Sette Comuni vivaci azioni di artiglieria e di fanteria.
Nella zona della Tofana il nemico, annidato su un erto torrione roccioso ad est di Col dei Bois, chiamato il «Castelletto» dominava la via delle Dolomiti e la testata del Vallone di Travenanzes.
Una grandiosa mina scavata con tenace diuturno lavoro, fu fatta brillare nella notte sul 12.
La sommità del «Castelletto» saltò in aria seppellendo sotto le rovine l' intero presidio nemico.
Scalate le ripide pareti del torrione, i nostri alpini occuparono e saldamente rafforzarono la posizione.
La notte sul 13 il nemico raccolte nuove forze e coll' appoggio di nuove batterie, attaccava il «Castelletto».
Dopo aspra mischia fu respinto con gravissime perdite.
Tutto ieri durò accanito, rabbioso il fuoco delle artiglierie nemiche contro la posizione, senza per altro scuoterne la salda resistenza.
Sulla rimanente fronte sino al mare attività di artiglieria.
Velivoli nemici nella passata notte lanciarono bombe su Padova: due morti, pochi feriti e lievi danni.

Firmato: CADORNA

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