Sul Carso il nemico spiegò ieri grande attività di artiglierie e di bombarde, per disturbare l' alacre lavoro di rafforzamento delle nostre linee.
Un suo attacco tentato contro le nostre posizioni lungo la ferrovia ad oriente di San Giovanni di Duino, fu respinto col fuoco.
Ad est di Gorizia, nella notte sul 28 e per tutta la giornata di ieri, il nemico rinnovò con le sue artiglierie d' ogni calibro intensi concentramenti di fuoco contro l' altura di Quota 126, a sud di Grazigna.
Il tempestivo intervento delle nostre batterie disperse più volte i suoi riparti d' assalto che si stavano adunando nelle trincee avanzate.
Non meno violenta fu l' azione delle artiglierie nella zona del Vodice contro le nostre posizioni di Quota 652.
Un attacco in forze sferrato al mattino da forti riparti nemici contro la sommità dell' altura s' infranse sotto la pronta reazione delle nostre truppe.
Per contro, vincendo la tenace resistenza del nemico, appostato in caverne, le nostre fanterie compirono ieri importanti progressi sul versante sud-est dell' altura del settore di Plava ricacciammo l' avversario verso il fondo del vallone ad oriente di Globna, catturando un centinaio di prigionieri.
Il numero totale dei prigionieri presi sulla fronte Giulia dal giorno 14 è stato accertato in 23681, dei quali 604 ufficiali.
Si sta procedendo all' accertamento dell' abbondantissimo bottino fatto nel corso della battaglia; abbiamo già contato 36 cannoni, dei quali 18 di medio calibro, 148 mitragliatrici e 27 bombarde, oltre a rilevanti quantità di fucili e di materiali da guerra d' ogni genere.

Firmato: CADORNA

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