Il fuoco d' artiglieria fu ieri più vivace del consueto nella zona a nord e ad oriente di Gorizia e si mantenne insistente e particolarmente violento nel settore settentrionale del Carso.
A concentramenti di fuoco del nemico sulle nostre linee del Dosso Faiti, seguiti da tentativi di pattuglie, risposero energicamente le nostre batterie.
La notte sul 31, nella zona del Vodice, ancora una volta ributtammo un attacco nemico contro l' altura di Quota 652; uguale insuccesso subirono due tentativi d' irruzione preparati da intenso fuoco di artiglierie contro le nostre linee di Quota 126, a sud di Grazigna e di Quota 174 a nord di Tivoli.
Nella stessa notte sul Carso, a sud di Castagnevizza, le nostre fanterie con balzo di sorpresa portarono innanzi la nostra linea di circa 400 metri su una fronte di 2 chilometri.
Numerosi combattimenti aerei si svolsero ieri nel cielo di Gorizia, dove i nostri aviatori respinsero tentativi d' incursione sulla città; uno dei Velivoli nemici fu abbattuto presso Aisovizza.
Anche le nostre squadriglie aeree da bombardamento, scortate da velivoli da caccia, furono assai vive; impianti militari, campi di aviazione, depositi e nodi ferroviari furono con successo bombardati lungo la costa fra Duino e Opcina, a nord-est di Trieste.
Tutti i velivoli ritornarono incolumi.

Firmato: CADORNA

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