All' alba di ieri fra Brenta e Piave le artiglierie hanno riacceso la lotta con grande veemenza.
Nella mattinata in regione di Col della Beretta, un nostro contrattacco ci ridiede il possesso di gran parte delle trincee non potute rioccupare il giorno precedente: catturammo un ufficiale e 58 soldati.
In Val Calcino due violenti attacchi nemici vennero sanguinosamente respinti.
Sul mezzogiorno l' avversario riprese gli attacchi in forze ad oriente del Brenta: l' azione durò accanita l' intero pomeriggio nei valloni che dalle pendici nord di Col Caprile, di Col della Berretta e di Monte Asolone scendono al Brenta.
A notte, a causa delle gravi perdite subite, l' avversario desisteva dall' azione.
Qualche prigioniero restò nelle nostre mani.
Verso le ore 15 in Val Calcino un nuovo e più forte attacco si infrangeva contro le nostre difese.
Sul monte Tomba e lungo il Piave a sud del ponte della Priula si ebbe saltuariamente intensa attività di artiglieria.
In regione Monfenera una pattuglia nemica venne catturata.

Firmato: DIAZ

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Val Calcino
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