Una grande battaglia è da ieri in corso sulla nostra fronte.
Il nemico dopo una preparazione di artiglieria eccezionalmente intensa per violenza di tiro e numero di bocche da fuoco impiegate, ha iniziata la sua attesa offensiva, lanciando ingenti masse di fanteria all' attacco delle nostre posizioni del settore orientale dell' Altipiano di Asiago, del fondo di Val Brenta e del Monte Grappa, tentando in più punti il passaggio a viva forza del Piave ed eseguendo forti azioni locali a scopo dimostrativo sul rimanente della fronte.
Le nostre fanterie e quelle dei contingenti alleati sopportarono impavide il tormento del tiro di distruzione e, appoggiate dal fuoco di sbarramento delle proprie artiglierie, che già avevano accortamente prevenuta la preparazione avversaria con tempestivo, e micidiale tiro di contropreparazione, sostennero bravamente l' urto nemico nella zona avanzata di difesa.
Lungo i 150 chilometri di fronte più intensamente attaccati, le potenti colonne di assalto nemiche, nello sbalzo iniziale occuparono soltanto alcune posizioni di prima linea in regione Monte di Valbella, nella zona dell' Asolone ed alla testata del saliente del Monte Solarolo.
Alquante truppe riuscirono a passare sulla destra del Piave, nella zona di Nervesa e nella regione Fagarè ‒Musile.
Nella giornata stessa i nostri iniziarono su tutta la fronte energici contrattacchi, mediante i quali riuscirono a contenere la violentissima pressione avversaria ed a riconquistare buona parte delle posizioni temporaneamente cedute, su qualcuna delle quali, per altro, nuclei isolati, con fulgido valore avevano seguitato a mantenersi ad ogni costo.
La lotta non diminuita di violenza dalla notte, continua accanita, ma le nostre truppe tengono saldamente la fronte.
Sull' Altipiano di Asiago, hanno rioccupato completamente le primitive posizioni sull' Asolone ed al saliente di Monte Solarolo e serrano da presso le fanterie nemiche passate sulla destra del Piave.
Il numero dei prigionieri finora accertati supera i 3000, fra i quali 9 ufficiali.
Gli aviatori nostri ed alleati concorrono potentemente alla battaglia bombardando i punti di passaggio sul Piave e mitragliando le truppe nemiche ammassate.
Trentun velivoli nemici sono stati abbattuti.

Firmato: DIAZ

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Asiago
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Nervesa
Fagarè ‒Musile.
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