30 - 10 luglio
Il giorno 8 la ricognizione aerea aveva segnalato che forze navali inglesi suddivise in tre gruppi e comprendenti fra l' altro alcune navi da battaglia portaerei, si trovavano fra l' isola di Creta e la costa dell' Africa settentrionale in rotta verso ponente.
Una ulteriore conferma era data subito dopo da un nostro sommergibile che silurava, affondandolo, uno dei cacciatorpediniere avversari.
La nostra aviazione immediatamente partiva dalle sue basi e, con instancabile attività, sottoponeva per tutta la giornata la formazione navale avversaria a ripetute e assai efficaci azioni di bombardamento.
Alcune navi erano colpite e seriamente danneggiate, con visibili incendi a bordo.
Si ritiene che una nave - probabilmente da battaglia - sia stata affondata.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati, meno uno costretto ad atterrare in territorio greco con l' equipaggio incolume.
Per quanto menomata, la formazione navale inglese procedeva nella sua rotta facendo supporre che avesse come obiettivo una incursione nel Mediterraneo centrale per attaccare dal mare e dall' aria qualche nostro importante centro costiero.
Di conseguenza una forte aliquota della nostra flotta aveva preso il mare per stroncare questo tentativo.
Nel tardo pomeriggio del 9, malgrado che avverse condizioni di visibilità avessero ostacolata la ricognizione aerea, la nostra flotta riusciva a entrare in contatto col nemico nel Mare Ionio, mentre importanti forze aeree concorrevano dal cielo all' azione.
Dopo una breve intensa azione di fuoco, il nemico rinunciava ai suoi obiettivi e si allontanava verso sud-est.
Una sola nostra unità navale è, stata colpita.
Le avarie sono riparabili in pochi giorni.
Nel combattimento sono rimasti uccisi ventinove uomini dell' equipaggio e sessantanove feriti.
L' aviazione, nonostante il fortissimo tiro antiaereo, inseguiva il nemico senza dargli tregua fino alle ultime ore del giorno, ripetutamente colpendo con bombe di grosso calibro talune delle sue unità.
Il nostro caccia Zeffiro è stato affondato ma l' equipaggio è salvo.
Un nostro sommergibile non è tornato alla base.
Lo stesso giorno 8 un' altra formazione navale inglese partita da Gibilterra veniva segnalata con rotta nord - est.
Rilevata nella giornata del 9 dalla nostra aviazione a sud delle Baleari, era sottoposta per tutta la giornata all' azione violenta di nostre formazioni da bombardamento, con evidenti efficacissimi risultati.
Tre apparecchi non hanno fatto ritorno ai loro aeroporti.

Entità nominali

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Baleari
Creta
Gibilterra
Ionio
Mediterraneo
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