97 - 12 settembre
Gli impianti ferroviari della costa egiziana e gli apprestamenti nemici a Sollum e Sidi Barrani sono stati nuovamente sottoposti a bombardamenti aerei diurni e notturni che hanno provocato incendi, scoppi e distruzioni.
Autoblindo nemiche sono state spezzonate e mitragliate.
Il nemico ha tentato di compiere una incursione aerea su Derna ma è stato posto in fuga dalla nostra reazione aerea e contraerea.
Un velivolo nemico, tipo Blenheim, è stato abbattuto, un altro è stato probabilmente abbattuto.
Un nostro velivolo non è rientrato.
Da ulteriori informazioni risulta che durante i bombardamenti di Aden dei giorni i e 2 corrente, due cacciatorpediniere nemici sono stati affondati.
Nostre formazioni aeree hanno bombardato l' aeroporto di Cartum dove è stata colpita un' aviorimessa, il nodo ferroviario di Haiya Junction, centrando binari, carri e depositi e l' aeroporto di Atbara, dove sono state colpite palazzine e tre capannoni e provocato un incendio visibile a distanza.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Il nemico ha tentato un attacco alla testa di ponte di Cassala con carri armati ed artiglieria di piccolo calibro.
Il fuoco delle nostre artiglierie lo volgeva in fuga dopo un' ora di combattimento.
Nessuna perdita da parte nostra.
Altro attacco contro i nostri elementi dubat a Gherilli (confine ad est di Wajir) veniva respinto pure senza perdite da parte nostra, dopo due ore di combattimento.
Un aereo inglese ha bombardato il centro abitato di Assab danneggiando abitazioni civili e causando un morto e due feriti tra i coloniali.
Altra incursione aerea del nemico sul campo di Sciasciamanna (a sud di Addis Abeba) ha recato lievi danni; un aereo nemico è stato abbattuto, l' equipaggio di tre persone è stato fatto prigioniero.
Velivoli nemici hanno tentato un attacco alla base navale di Massaua; accolti dalla pronta reazione contraerea hanno lanciato le bombe in mare.
Nell' incursione aerea nemica su Dessiè, citata nel bollettino n. 95, sono stati abbattuti due velivoli nemici.
Un nostro sommergibile è rientrato alla base dopo aver affondato in Atlantico 27.000 tonnellate di naviglio inglese.