166 - 20 novembre
Forti e ripetuti attacchi a sud - est di Coriza e a cavallo della rotabile di Kalibaki sono stati ributtati con molte gravi perdite per il nemico.
La nostra aviazione, in stretto collegamento con le forze terrestri, ha tenuto sotto la sua azione di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento le truppe avversarie, colpendo strade, baraccamenti e concentramenti di truppe.
Oltre ai tre velivoli nemici segnalati col bollettino n. 165, altri cinque velivoli avversari sono stati abbattuti in fiamme.
Un nostro velivolo non è rientrato.
Nell' Africa settentrionale, avvistato un forte gruppo di autoblindate nemiche a sud - sud - est di Sidi el Barrani, una nostra formazione aerea d' attacco al suolo gli infliggeva notevoli perdite immobilizzando parte dei mezzi e ponendo in fuga i rimanenti; nostre colonne celeri raggiunto successivamente il nemico lo impegnavano decisamente, costringendolo a ripiegare.
Nostre formazioni aeree attaccavano la caccia inglese di protezione ed abbattevano in fiamme sei apparecchi tipo Gloster.
Risultano inoltre distrutti cinque carri armati nemici, una dozzina di autoblindate ed alcuni pezzi di artiglieria.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi.
Nostre formazioni aeree hanno bombardato il porto di Alessandria di Egitto, le banchine dell' isola di Ras el Tin, l' aeroscalo, navi alla fonda nel lago Nifisha (a sud di Ismailia), gli impianti ferroviari di el Hammam, gli apprestamenti di el Qasaba ed accampamenti a Bir el Auwani, a sud - est di Marsa Matruh, provocando incendi, esplosioni e visibili danni.
Tutti i nostri velivoli sono rientrati.
Aerei nemici hanno bombardato a più riprese Tobruk, senza causare danni e Bengasi, causando danni lievissimi e ferendo una donna musulmana.
Nell' Africa orientale una nostra pattuglia ha messo in fuga elementi avversari del posto di Ocua, ad ovest di Gurafarda (alto Sudan).
La nostra aviazione ha bombardato attendamenti nemici ad Aroma e a Khashm el Ghirba.
Un incrociatore nemico ha bombardato gli impianti delle saline di Dante causando danni lievi.
Aerei nemici hanno bombardato Bardera, Decameré, Agordàt, Cheren e Massaua senza causare vittime; danni non importanti.
Velivoli nemici hanno tentato di effettuare incursioni sulle coste orientali dell' Italia meridionale.
Accolti dalla pronta reazione contraerea, si sono ritirati senza lanciare bombe.