313 - 16 aprile
In Jugoslavia, colonne motorizzate della 2a Armata, dopo avere superato resistenze nemiche, hanno occupato Spalato, a 400 chilometri dal confine dal quale erano partite.
Reparti della R. Marina, insieme con reparti del R. Esercito e Camicie nere, hanno: proseguito nella occupazione dell' arcipelago dalmata a nord delle isole zaratine.
Sul fronte greco, dalla regione dei laghi alla Vojussa, le nostre truppe avanzano.
Erseke dopo vivaci combattimenti è stata occupata e superata.
L' aeronautica ha effettuato azioni offensive contro opere stradali, autocolonne e truppe in marcia.
Gli aeroporti di Podgorizza, Giànnina, Paramythia e Corfù sono stati ripetutamente attaccati a volo radente; dieci apparecchi sono stati incendiati al suolo e numerosi altri gravemente danneggiati.
In combattimenti aerei, quattro velivoli da caccia nemici sono stati abbattuti in fiamme.
Un nostro velivolo da bombardamento in picchiata non ha fatto ritorno alla base.
Nei pressi di Corfù, nostri aerei hanno mitragliato due piroscafi da 3.000 tonnellate, uno dei quali è stato incendiato.
Nella notte sul 15, formazioni del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato gli aeroporti di Micabba, Ta Venezia ed i cantieri di La Valletta, colpendo impianti, piste di volo e postazioni di artiglieria.
Nella stessa notte, altre formazioni aeree tedesche hanno attaccato l' aeroporto di Eleusis, in Grecia e navi alla fonda nella baia omonima, provocando danni agli impianti, centrando un piroscafo da 6.000 tonnellate e danneggiandone altri due di pari tonnellaggio.
Nell' Africa settentrionale, continuano le operazioni presso Sollum e l' investimento della piazza di Tobruk, dove il nemico si difende accanitamente, appoggiato da unità navali.
Formazioni aeree italiane e tedesche continuano la loro azione dì martellamento contro la piazza e le navi nemiche in rada.
In combattimenti aerei sono stati abbattuti cinque velivoli Hurricane.
Due nostri velivoli non hanno fatto ritorno alle basi.
Nel Mediterraneo orientale nostre unità aeree hanno attaccato navi nemiche in convoglio.
Un grosso piroscafo da 15.000 tonnellate, colpito da siluro, e affondato; altre navi, colpite dalle bombe, sono state gravemente danneggiate.
Una nostra formazione da caccia ha attaccato a volo rasente l' aeroporto di Iraklion (Creta), incendiando due bombardieri nemici al suolo.
Un nostro velivolo è stato abbattuto: il pilota si è salvato con il paracadute.
Nell' Africa orientale, nostri reparti aerei hanno mitragliato e spezzonato colonne di autocarri nel settore di Dessiè.