526 - 10 novembre
Uno dei nostri convogli in navigazione nel Mediterraneo centrale è stato attaccato nella notte sul nove da una divisione navale britannica.
I piroscafi colpiti sono successivamente affondati; dei nostri cacciatorpediniere di scorta, lanciatisi all' attacco con siluro, due sono affondati; un altro, colpito, è rientrato in porto senza gravi avarie.
Gran parte dei naufraghi è stata salvata.
All' alba, nostri aerosiluranti al comando dei tenenti piloti Ardito Cristiani, Emilio Iuzzolino e Adone Venturini hanno attaccato le unità nemiche, colpendo con due siluri un incrociatore e con un siluro un cacciatorpediniere.
Gli aerosiluranti hanno anche abbattuto due velivoli di scorta alla formazione navale avversaria.
Un altro apparecchio è stato abbattuto da nostro aereo da ricognizione marittima.
Incursioni aeree nemiche sulla Campania e sulla Sicilia: si lamentano 10 morti e 25 feriti a Napoli, dove un apparecchio colpito dalle batterie c. a. è precipitato in mare; a Messina qualche ferito.
In Africa settentrionale e orientale nulla di notevole sui fronti terrestri.
Apparecchi tedeschi hanno attaccato apprestamenti difensivi della piazza di Tobruk con buoni effetti.
Un nostro sommergibile operante in Atlantico, al comando del tenente di vascello Giuliano Prini, ha affondato tre piroscafi nemici per complessive 25 mila tonnellate.
Con questa azione i nostri sommergibili in Atlantico hanno sorpassato le 500 mila tonnellate di naviglio nemico affondato.

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Atlantico
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