748 - 16 giugno
In Marmarica, dopo la vittoriosa azione segnalata dal bollettino straordinario n. 747, la manovra delle unità italiane e tedesche continua a svilupparsi con successo.
Le posizioni di Ain el Gazala sono state raggiunte e superate.
L' aviazione dell' Asse, che domina incontrastata il cielo della battaglia, ha appoggiato senza tregua le operazioni terrestri: colonne avversarie in ripiegamento sono state mitragliate e spezzonate, molte centinaia di automezzi immobilizzati o distrutti, batterie ridotte al silenzio.
Nelle giornate del 14 e 15 la R.A.F. ha perduto complessivamente 20 velivoli; 5 nostri aerei non sono rientrati.
Alla grande battaglia aeronavale che si è conclusa ieri sera nel Mediterraneo la Marina ha potentemente partecipato con le sue forze.
Sin dalla loro uscita in mare i due grossi convogli nemici, provenienti da levante e da ponente, sono stati segnalati e attaccati da nostri sommergibili che hanno colpito con siluri due delle unità della squadra partita da Gibilterra.
All' alba del 15, a sud di Pantelleria, la 7a divisione navale, formata da due incrociatori leggeri e cinque cacciatorpediniere, ha violentemente attaccato il convoglio, diretto a Malta da Gibilterra.
Questo, pur essendo scortato da forze superiori composte di almeno 2 incrociatori e 12 cacciatorpediniere, ha ripiegato disperdendosi e coprendosi di nebbia.
Nel combattimento che ne è seguito a distanza ravvicinata un incrociatore nemico è esploso, affondando sotto il fuoco concentrato dell' Eugenio di Savoia e del Montecuccoli; due cacciatorpediniere sono stati gravemente colpiti; un incrociatore e un cacciatorpediniere silurati da cacciatorpediniere nostri.
Le nostre navi, fatte segno a continui infruttuosi attacchi aerei, hanno proseguito per tutta, la giornata l' azione contro le unità nemiche affondando a cannonate un altro cacciatorpediniere.
L' aviazione dell' Asse interveniva nella lotta bersagliando e decimando il convoglio: quattro piroscafi venivano incendiati o affondati, una petroliera incendiata.
L' altro grande convoglio avversario proveniente da Alessandria è stato attaccato da bombardieri e siluranti provenienti dalle nostre basi dell' Africa settentrionale e dell' Egeo: un cacciatorpediniere è stato affondato, 6 unità colpite.
In duelli aerei due Spitfire venivano distrutti; un nostro apparecchio non è rientrato.
Nei combattimenti navali svoltisi a oriente e a ponente di Malta abbiamo perduto un incrociatore pesante colpito da siluro aereo e successivamente da altro subacqueo, mentre un caccia, gravemente danneggiato, ha potuto raggiungere un porto nazionale.
Gran parte degli equipaggi è stata salvata.
A seguito di ulteriori segnalazioni pervenute, gli aeroplani perduti dagli inglesi durante le operazioni svoltesi il giorno 14 nel Mediterraneo occidentale sono saliti a 27; altri 19 sono stati distrutti nella giornata di ieri; quattro dei nostri non ritornavano alle basi.
Nel Mar Nero mas italiani hanno affondato un sommergibile bolscevico.
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