976 - 26 gennaio
Scontri tra gruppi da ricognizione nella zona tripolina occidentale.
In Tunisia un attacco nemico contro posizioni da noi conquistate veniva stroncato; 8 camionette sono state catturate con parte dei loro equipaggi, altre incendiate, da un nostro presidio avanzato.
Cacciatori italiani e germanici hanno abbattuto 4 velivoli; un quinto risulta distrutto dalle artiglierie contraeree.
Le perdite nemiche, nei combattimenti svoltisi in Tunisia dal 18 al 24 gennaio, sono salite ad oltre 4.000 prigionieri, 13 carri armati catturati o distrutti, 70 cannoni, circa 200 automezzi, un centinaio di mitragliatrici e altri materiali bellici.
Uno Spitfire, che ha sorvolato Pachino (Siracusa) nella sera del 23, e stato colpito dalle batterie della difesa precipitando in mare.
Su Avola (Siracusa) una incursione causava 2 morti e 7 feriti tra la popolazione e lievi danni; bombe sganciate sopra Amabilina (Marsala) danneggiavano alcuni fabbricati: nessuna vittima.
Aeroplani nemici hanno pure mitragliato e spezzonato, sulla litorale ionica, due treni merci e le stazioni ferroviarie di Brancaleone, Riace, Istica, provocando pochi danneggiamenti e 8 feriti.
Nel Mediterraneo un nostro sommergibile, al comando del tenente di vascello Gaspare Cavallina, ha colpito con due siluri un grosso trasporto nemico di 18.000 tonnellate, scortato da cacciatorpediniere, affondandolo.