La persistente accanita lotta sulle posizioni da noi possedute lungo il margine meridionale della Conca di Asiago attesta che l' avversario persegue con ostinazione il concetto originario del suo piano offensivo.
La sua costante tenace aggressività prova che gli avvenimenti sulla frontiera orientale non hanno moderato l' attività offensiva del nemico sulla fronte del Trentino.
Da questa nessuna sottrazione di forze finora egli ha effettuato, tanto meno agevolmente potrà sottrarne in avvenire di fronte alla nostra energica azione controffensiva in corso.
Nella giornata di ieri fra Adige ed Astico azioni delle artiglierie ed attività di nostri nuclei che assalirono e fugarono posti avanzati nemici prendendo loro armi e munizioni.
A sud-ovest di Asiago l' avversario rinnovò insistenti e furiosi sforzi per aprirsi un varco nelle nostre linee specialmente fra Monte Lemerle e Monte Magnaboschi.
Fu sempre respinto con gravissime perdite.
Tra Valle Frenzela e la Marcesina continuò l' avanzata delle nostre fanterie rallentata dall' intenso fuoco delle opposte artiglierie e da forti occupazioni nemiche annidate nell' intricato terreno boscoso e munite di numerose mitragliatrici.
Per ulteriori accertamenti risulta che nel combattimento del giorno 16 i nostri valorosi alpini presero al nemico 306 prigionieri dei quali sette ufficiali ed una dozzina di mitragliatrici oltre alla batteria di cannoni già segnalata.
In Valle Sugana nuovi progressi delle nostre truppe alla sinistra del torrente Maso.
Sull' Isonzo azioni delle artiglierie.
Nel settore di Monfalcone la notte sul 17 respingemmo contrattacchi nemici diretti a ritoglierci le posizioni da noi recentemente conquistate.
Firmato: CADORNA