Sulla fronte montana, dall' altopiano al Piave, i combattimenti si sono sviluppati e continuano.
Ieri l' avversario ha tenuto le nostre posizioni sotto intenso fuoco e ha sferrato violenti attacchi.
Le nostre truppe sostenute dall' artiglieria, hanno resistito ovunque con grande bravura e contrattaccarono con ardire, infliggendo al nemico perdite e catturandogli prigionieri.
Tutte le posizioni sono restate in nostro possesso.
Alla Meletta Davanti e a Monte Fior ha combattuto con l' usato valore la brigata «Regina» (9° e 10°).
A Monte Tondarecar, dove tre successivi attacchi vennero respinti, il battaglione alpini «Monte Marmolada» ha mostrato la propria saldezza.
Agli sbarramenti di S. Marino in Val Brenta, riparti avversari vennero ricacciati con molte perdite: al Monte Prassolan il riparto ripiegato da Monte Roncone, ricevuti rinforzi contrattaccò e respinse l' avversario che lo aveva premuto nel ripiegamento, al Monte Cornella la brigata «Como» con bella tenacia e mirabile slancio, resistè vittoriosamente al formidabile sforzo nemico durato dal pomeriggio alla mezzanotte.
Ammassamenti di truppe nemiche a nord di Asiago e nel bosco di Gallio vennero bombardati dai nostri velivoli.
In pianura, attraverso il Piave, sono continuate intense azioni di artiglieria.
Dallo Stelvio all' Astico, qualche attività di fuoco: azioni locali di fanteria in Val Giudicarie e in val di Ledro.
Nella giornata di ieri e nella notte aereoplani e dirigibili hanno ripetuto il bombardamento delle truppe nemiche lungo le vie fluviali e le vie di accesso.
Firmato: DIAZ