Lungo tutta la fronte consueti tiri di molestia.
Reciproca attività di pattuglie in val Lagarina e in Vallarsa.
Tentativi di irruzione su Costalunga e monte Melaga (altipiano di Asiago), vennero respinti con la cattura di alcuni nemici.
Sul Vecchio Piave, in azione di pattuglie, venne fatto qualche prigioniero.
Ieri sera, alle 21,30, aviatori nemici, seguendo l' impulso dell' innata barbarie, ridestatasi intera per la sconfitta subita il giorno 26 nel cielo di Treviso, hanno bombardato gli abitati di Montebelluna, Castelfranco e Padova, tutte città indifese.
Nel centro di Padova dove più densa è la popolazione e più ricchi e numerosi sono i monumenti, caddero 8 bombe, uccidendo 13 persone e ferendone 60.
Tra le vittime, in massima parte donne e bambini, soltanto 6 sono militari.
Nessun monumento venne danneggiato.
Nelle altre città non si ebbero nè vittime nè danni.

Firmato: DIAZ

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Asiago
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Val Lagarina
Padova
Treviso
Montebelluna
Castelfranco
Costalunga
Vecchio Piave
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