In Valle Lagarina continua intensa l' attività delle artiglierie.
Sull' Altipiano di Asiago fu respinto un violento attacco nemico nella zona di Monte Zebio.
Nell' Alto Cordevole l' avversario, dopo intenso bombardamento, rinnovò gli sforzi contro le nostre posizioni sul Monte Sief.
Fu costantemente ributtato con gravi perdite.
Sul Basso Isonzo di fronte a Gorizia continua accanita ed incessante la lotta.
Il Monte Sabotino ed il Monte S Michele, capisaldi della difesa nemica, sono stati da noi completamente conquistati.
Con essi la testa di ponte di Gorizia è nelle nostre mani; i nostri cannoni battono la città per scacciare il nemico annidato fra le case.
Nelle giornate del 6 e del 7 furono fatti 8000 prigionieri, dei quali più di 200 ufficiali e fra questi una ventina di ufficiali superiori, un comandante di reggimento col suo stato maggiore.
I prigionieri continuano ad affluire.
Prendemmo undici cannoni, un centinaio di mitragliatrici ed un ricco bottino di armi, di munizioni e materiale di guerra.
Nella passata notte un nostro dirigibile bombardava il nodo ferroviario di Opcina, rovesciando su di esso una tonnellata di alto esplosivo con effetti visibilmente distruttori.
La aeronave, fatta segno al fuoco di numerose artiglierie controaeree e assalita da due idrovolanti di cui respingeva gli attacchi mediante efficace e violento fuoco delle armi da bordo, rientrava incolume nelle linee.

Firmato: CADORNA

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