Oggi le nostre truppe sono entrate in Gorizia.
Già nella mattinata di ieri, dopo intenso concentramento di fuoco delle artiglierie, le nostre fanterie avevano completata la conquista delle alture di Oslavia e di Podgora, spazzandovi gli ultimi reparti avversari che vi si erano annidati.
Trincee e caverne furono trovate colme di cadaveri nemici; ovunque armi, munizioni e materiali di ogni specie abbandonati dall' avversario in rotta completa.
Sull' imbrunire reparti delle brigate {mil id=7778}Casale e Pavia passavano a guado l' Isonzo di cui il nemico aveva in parte fatto saltare i ponti, e si afforzavano sulla riva sinistra.
Una colonna di cavalleria e di bersaglieri ciclisti era tosto lanciata oltre il fiume all' inseguimento.
Con alacre opera le instancabili truppe del genio, sotto i tiri delle artiglierie avversarie, gettavano i ponti e riattavano quelli danneggiati dal nemico.
Sul Carso furono ieri respinti nuovi attacchi nemici contro le cime del Monte San Michele, ed espugnati altri trinceramenti nei pressi dell' abitato di S. Martino.
Il numero complessivo dei prigionieri sinora accertati supera diecimila, ma altri continuano ad affluire nelle stazioni di concentramento.
Non è stato ancora possibile verificare l' entità del bottino di guerra che risulta enorme.

Firmato: CADORNA

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