Nella giornata di ieri le nostre truppe attesero a rafforzare le importanti posizioni conquistate ad oriente dell' Isonzo e ad assestare le comunicazioni.
L' alacre opera fu disturbata da nuove violente reazioni dell' avversario, fallite tutte contro l' incrollabile resistenza della valorosa armata di Gorizia.
Già nella notte sul 17, col favore delle tenebre, il nemico aveva vanamente tentato attacchi di sorpresa contro le nostre posizioni della testa di ponte di Bodrez, del Vodice (Quota 592) e di Grazigna.
Nella mattinata successiva, portate in linea forti riserve, l' avversario reiterava ovunque gli sforzi che assunsero carattere di particolare violenza nella zona del Vodice e a sud di Grazigna.
Fulminate dai tiri precisi delle nostre artiglierie, le masse nemiche furono contrattaccate e disperse dalle nostre fanterie che circuirono in più punti gli assalitori, costringendoli alla resa.
Il numero complessivo dei prigionieri finora accertati dal giorno 14 a ieri ascende a 6432, dei quali 143 ufficiali.
Non è ancora possibile verificare l' entità del bottino di guerra.
Su tutta la fronte da Tolmino al mare continua violentissima la lotta delle artiglierie.
Gorizia subì nuove gravissime devastazioni.
Nella passata notte un nostro dirigibile, navigando tra strati di nubi, giungeva di sorpresa sulle retrovie nemiche ad oriente di Gorizia e vi bombardava accampamenti di truppe, ritornando poi incolume nelle linee.

Firmato: CADORNA

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