Sul Montello, nella giornata di ieri la pressione avversaria è continuata forte, ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando riguadagnarono terreno.
Tentativi nemici di avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller ‒ Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa.
La brigata Pisa (29 e 30) avanzando con ammirevole slancio, catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro, prontamente rimesse in azione contro l' avversario.
Sul Piave la lotta si è concentrata in alcuni settori: ad ovest di Candelù un attacco nemico venne nettamente respinto.
Più a sud, di fronte a Fagarè e Zenson, la nostra azione controffensiva iniziata la notte sul 20, ha proseguito irresistibile e ci ha riportato sulle posizioni del giorno precedente.
Il nemico subì perdite pari alla sua strenua resistenza; parecchie centinaia di prigionieri restarono nelle nostre mani.
Nella zona ad occidente di San Donà l' avversario tentò una forte azione contro Losson.
Arrestato una prima volta dal nostro fuoco, rinnovò invano per ben quattro volte l' attacco, finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite, dovè recedere di fronte all' incrollabile valore dei sardi della brigata Sassari (151 e 152) validamente coadiuvati dal 2° battaglione del 209° fanteria (brig. Bisagno) e dal 9° battaglione bersaglieri ciclisti.
A nord di Cortellazzo, nostri riparti di marinai e bersaglieri, gareggiando in ardimento, irruppero nelle linee nemiche, catturandovi 200 prigionieri e mantenendole poscia in loro saldo possesso.
A Cavazuccherina ampliammo la testa di ponte.
Il numero dei prigionieri finora accertati dall' inizio della battaglia ad oggi supera i 12.000.
Nella lotta che da più giorni si combattè sull' aspro terreno del Montello, si sono particolarmente distinti, oltre la brigata Pisa, le brigate di fanteria Aosta (5 e 6) e Mantova (113 e 114) i reggimenti di fanteria 3° (brig. Piemonte), 68° (brig. Palermo) 215° (brig. Tevere), 270 (brig. Aquila) 26 e 27 reparto d' assalto ed un 79° battaglione zappatori che, combattendo a fianco della fanteria confermò ancora una volta lo spirito di sacrificio ed il valore dell' arma del Genio.
Squadroni dei lancieri di Milano () e di Vitt.
Emanuele II.
(10°) intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento del nemico del giorno 19, hanno aggiunto nuove pagine alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell' arma di cavalleria.
L' aviazione, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, svolse ieri la consueta attività.
Undici velivoli nemici vennero abbattuti.
Per la prima volta gli aviatori nostri e alleati ebbero a compagni di bravura piloti americani, che, appena giunti sulla nostra fronte hanno voluto partecipare alla battaglia.
Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunto la sua 34a vittoria aerea, il giorno 19 corr. non ha più fatto ritorno da eroico volo di guerra.

Firmato: DIAZ

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Entità nominali

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Piave
Candelù
Cava Zuccherino
Cortellazzo
Fagarè
Losson
Montello
Nervesa
Monte di S. Donà di Piave
Zenson
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EntitàTipo 
10°Unità militari
113Unità militari
114Unità militari
151Unità militari
152Unità militari
215°Unità militari
26Unità militari
27 reparto d' assaltoUnità militari
270Unità militari
29Unità militari