415 - 25 luglio
Il convoglio di diciotto piroscafi e la numerosa scorta della Reale Marina britannica avventuratisi nel Mediterraneo centrale e già duramente colpiti dalle nostre forze aeronavali sono stati sottoposti durante la giornata di ieri a reiterati attacchi della nostra aviazione.
Velivoli da bombardamento, picchiatelli e aerosiluranti con instancabile slancio hanno prima disperso, quindi inseguito sino al limite dell' autonomia le superstiti unità inglesi che contavano sul frazionamento e sulle cattive condizioni atmosferiche per sottrarsi all' offesa, dato che la propria flotta non era più in grado di assicurar loro una efficace protezione.
I bombardieri hanno sorpreso e centrato in pieno un piroscafo da 10.000 tonnellate che è affondato; gli aerosiluranti hanno colpito ed affondato due altri grossi bastimenti, cioè un piroscafo da 12.000 tonnellate ed una petroliera da 15.000 tonnellate; anche un incrociatore che dirigeva per rientrare a Gibilterra è stato raggiunto e silurato dai nostri velivoli; altra unità da guerra di grande tonnellaggio è stata colpita con bombe da cinquecento chili.
Da successive notizie risulta che nella giornata del 23 anche una nave portaerei è stata danneggiata dai nostri bombardieri e che uno dei piroscafi colpiti è affondato.
Gli apparecchi perduti dal nemico sono saliti da sette a otto; i nostri, da tre a cinque.
Si sono distinti nelle azioni di siluramento gli equipaggi al comando degli ufficiali piloti: capitano Moioli, tenente Rivoli, tenente Di Bella ed i reparti da bombardamento in picchiata comandati dai capitani Zucconi e Rizzi.
Nell' Africa settentrionale reparti nemici avvicinatisi ad un nostro caposaldo, sulla fronte di Tobruk, sono stati respinti con perdite.
Nell' Africa orientale attività di artiglierie nei settori di Uolchefit e di Culquabert (Gondar).
Luogo | Reset |
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Culquabert | |
Gibilterra | |
Gondar | |
Mediterraneo | |
Tobruk | |
Uolchefit |