L' offensiva energicamente condotta dalle nostre valorose ed instancabili truppe continua con importanti successi lungo tutta la fronte.
Sulla sponda occidentale del Garda fu espugnato Monte Nodic e nord-est di Cima al Bal, completando così il dominio sulla valle di Ledro.
In Val Cordevole continua la pressione contro le truppe nemiche del Col di Lana; fu conquistato un munito fortino a mezza costa, prendendovi alcuni prigionieri.
Fra l' Alto Boite e la testata della Rienz nostre colonne per le valli che fiancheggiano e solcano il massiccio del Cristallo convergono su Schluderbach, spazzando gli ostacoli opposti dalla resistenza nemica.
In Carnia si rinnovarono felici incursioni delle nostre truppe dalle alte valli Degano, But e Chiarzo.
Sono stati presi al nemico 21 prigionieri, dei quali un ufficiale.
È confermata l' importanza del successo del giorno 21 in Valle Seisera, ove furono sepolti 426 cadaveri di nemici.
Lungo l' Alto e Medio Isonzo, nella giornata di ieri, le nostre truppe compirono progressi sul Piccolo Javorcek, sulla collina di Santa Lucia, ad est di Plava e sulla collina di Oslavia.
Due violenti contrattacchi nemici contro il Mrzli furono respinti; in questo tratto della fronte furono presi 1511 prigionieri, dei quali due ufficiali.
Sul Carso il mattino del 22 le nostre truppe ripresero con nuovo vigore l' attacco.
Nonostante la salda resistenza nemica, appoggiata da violento e concentrato fuoco di numerose e potenti batterie, le nostre fanterie, dopo alterna vicenda di lotta accanita e sanguinosa, riuscirono a progredire lungo quasi tutta la fronte, specialmente verso San Martino del Carso.
Caddero nelle nostre mani 2009 prigionieri, dei quali 60 ufficiali, sette mitragliatrici, grande quantità di munizioni ed altro materiale.
Firmato: CADORNA